martedì 13 ottobre 2009

DOCUMENTO ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA MEDIA DI PORTO TORRES

I docenti della scuola media di Porto Torres denunciano la situazione in cui si trova la scuola nell’anno scolastico in corso. L’ istituto è dato in reggenza al dirigente titolare del Primo Circolo Didattico di Porto Torres, che pertanto si trova a dover gestire due grandi Scuole, strutturate in modo diverso e a loro modo complesse. Si evidenziano gravi problemi logistico-organizzativi che derivano dalla dislocazione degli edifici scolastici su tre plessi e una sezione staccata, a 35 Km dalla sede centrale (Stintino) e dal numero elevato di classi (31 classi e un numero complessivo di alunni pari a 650).
A ciò si aggiunge, con l’applicazione della riforma, la diminuzione delle risorse nazionali e regionali per la scuola con conseguente riduzione della qualità e della quantità dell'offerta formativa; in particolare:

a) La modifica del tempo prolungato, con abolizione delle ore di compresenza e quindi caratterizzato ora solo da lezione frontale di un solo docente, che causa difficoltà ad utilizzare i laboratori, soprattutto quello di informatica, con l’intero gruppo classe, di svolgere attività integrative, a carattere interdisciplinare con gruppi di alunni, e attività di recupero per gli allievi in difficoltà.

b) La riconduzione delle cattedre di lettere a 18 ore frontali, con abolizione delle ore a disposizione, che comporta, anche in questo caso, l’inattuabilità di attività di recupero per le fasce più svantaggiate e di sostituire i docenti in caso di assenze brevi, con conseguente impossibilità di garantire la sorveglianza degli alunni.

c) I tagli agli organici dei docenti e del personale Ata che hanno determinato, a fronte di due classi in più rispetto all’anno scolastico precedente, la perdita di 7 cattedre e 13 ore, di un assistente amministrativo e di un collaboratore scolastico.

d) Il drastico ridimensionamento del monte – ore attribuito alla scuola per lo svolgimento delle attività di sostegno agli alunni con disabilità. Per i 18 alunni sono infatti previsti 6 insegnanti, a fronte di una richiesta di 10 cattedre + 9 ore, basata non su mero calcolo matematico ma sulla reale situazione dei singoli. Questo determina l’impossibilità materiale di attribuire agli alunni, soprattutto quelli con disabilità grave e gravissima, un monte-ore atto a garantire interventi personalizzati nel pieno diritto all’istruzione.

e) La soppressione di una classe nella sezione staccata di Stintino e l’ istituzione di una pluriclasse, formata da 6 alunni di prima media e 9 alunni di terza media, effettuata senza tener minimamente conto delle differenze di carattere psico-fisico in una fascia di età particolarmente delicata. Si teme che questo possa essere il primo passo verso la chiusura della sezione staccata.

I docenti esprimono il proprio disagio, la preoccupazione e il disappunto in merito alla situazione creatasi che avrà ripercussioni sulla realizzazione dell’offerta formativa. Consapevoli che ad essi, per sopperire ai tagli operati, verrà richiesto un carico di lavoro straordinario, che in base al CCNL non sono obbligati a svolgere, assumono le seguenti decisioni:

1) di non dare disponibilità ad effettuare ore eccedenti l’orario di servizio per sostituire i colleghi assenti o impegnati in visite guidate, in viaggi d’istruzione o nella pratica sportiva, attività che pertanto non potranno essere garantite.

2) Di non accettare spezzoni di cattedra, oltre le 18 ore.

3) Di non far impegnare i docenti di sostegno per la sostituzione di colleghi assenti, nelle classi dove non operano.

Infine, si impegnano ad osservare la normativa vigente in termini di sicurezza (Legge 626), riguardo soprattutto allo spazio vitale all’interno della classe nei momenti verticali dove si potrà verificare che al gruppo classe si aggiungano alunni provenienti da altre classi, in caso di assenza di uno o più docenti.

I docenti della scuola media di Porto Torres

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