martedì 8 settembre 2009

ai colleghi di ruolo

Ai tutti i Dirigenti Scolastici

e i Collegi docenti

della Regione Sardegna

Cari colleghi,

vi sarete accorti di fare oramai parte di una specie in via d’estinzione e di certo saprete che questo fenomeno ci riguarda tutti, indistintamente.

Vi scriviamo, meglio, Ci scriviamo proprio per questo, perché teniamo ben presente di essere TUTTI sulla stessa barca; una barca che il nostro governo prima e le nostre scelte poi minacciano di far affondare.

Sì, perché al di là di quanto sta accadendo in questo “democratico” paese che impunemente colpisce (ha già colpito!) le istituzioni principi su cui uno stato davvero democratico si fonda, l’istruzione e il lavoro, è urgente e imprescindibile guardare in faccia la realtà per evitare di essere carnefici di noi stessi.

Rifiutiamoci, rifiutatevi di caderci ancora!

Quest’anno scolastico tutti noi, per primi i fortunati che lavoreranno, devono rifiutarsi di cedere a ogni ricatto e pretendere la scuola che i nostri alunni meritano!

Per farlo sarà necessario decidere una linea comune e che TUTTI dobbiamo voler seguire.

A questo proposito, seppur con il sacrificio che sappiamo, vi chiediamo di fare scelte importanti e forti:

- Rifiutate di fare lezione in aule che non rispondano ai criteri stabiliti dalla legge 626

- Rifiutate incarichi che eccedano le 18 ore! Non date a questo governo la possibilità di immaginare che se un docente riesce a gestire 24 ore si potrà risparmiare tagliando un posto ogni 3 insegnanti (24 x 3 = 72, l’equivalente di 18 x 4, chiaro il concetto?)! e non fatelo per salvaguardare chi di noi diventerà “l’eccedenza da tagliare”, ma fatelo per i nostri alunni, perché se il nostro ministro può permettersi di non sapere cosa significhi gestire già 18 ore di lezione frontale, noi non possiamo, abbagliati dal miraggio dell’uovo oggi (pensate come siamo ridotti!), fare altrettanto!

- Teniamoci in contatto! Avremo presto uno spazio web nel quale interagire; per il momento vi chiediamo di comunicare all’indirizzo sassari@flcgil.it quali scuole abbiano aderito a queste proposte.

Non dimentichiamo che se oggi la situazione è così grave, è giusto che lo ammettiamo, è anche colpa nostra. Per questo, anche per questo: DOBBIAMO ESSERE UNITI!

Ciò che sta accadendo oggi non riguarda solo noi “precari” ma tutti noi insegnanti, tutti noi alunni, tutti noi genitori di alunni, tutti noi che siamo a vario titolo scuola. A riprova di quanto detto basti pensare che al nostro fianco già sfilano colleghi che fino a poco tempo fa vedevano il miraggio dell’immissione in ruolo quasi palpabile e si ritrovano oggi precari più che mai insieme a noi storici, o forse dovremmo dire stoici, protagonisti di una realtà tipicamente italiana: il quasi. Appena dopo di noi, in un vorticoso e dantesco balletto, si agitano i senza arte né parte: i soprannumerari, i docenti in esubero o come dir si voglia, i quali, nella migliore delle ipotesi, otterranno un ricollocamento quest’anno che tutto sarà tranne che definitivo.

Apriamo gli occhi insomma: NESSUNO E’ AL SICURO!

Il Coordinamento dell’Assemblea dei precari

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