giovedì 10 settembre 2009

Comunicato stampa

COORDINAMENTO DEI DOCENTI PRECARI - SASSARI

COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento dei Docenti precari di Sassari prosegue le sue attività di protesta contro la riforma “ammazza -scuola” del ministro Gelmini e dice NO al provvedimento cinicamente definito “salva precari” varato dal Consiglio dei Ministri in data 09/09/09.

In particolare ne sottolinea l’assoluta inefficacia in quanto:

  1. Vengono confermati i tagli previsti anche nei prossimi anni;
  2. Non c’è nessuna certezza sulle stabilizzazioni del personale docente e ATA;
  3. Il provvedimento relega i professionisti della scuola, da sempre risorsa di ogni stato civile, a categoria da tenere a bada con un’indennità assegnata non per fare ciò per cui sono stati formati, ma per tenere la bocca chiusa. La scuola in questo modo davvero diventa l’ammortizzatore sociale che il ministro tanto attacca.
  4. La proposta ha un assurdo effetto retroattivo in quanto penalizza coloro che l’anno scorso hanno accettato proposte lavorative sulla base del regolamento allora vigente e che viene oggi stravolto. Chi, l’anno scorso, abbia scelto un incarico dalla dirigenza scolastica e non dall’ Usp non otterrà alcuna indennità.
  5. La proposta non attribuisce nessuna risorsa in più per il personale precario in quanto i fondi saranno a carico dell’Inps e delle singole regioni.
  6. Chi firmerà il contratto di disponibilità dovrà obbligatoriamente accettare qualsiasi sede scolastica disponibile. Ciò significa che in una provincia come quella di Sassari ci si troverà costretti ad accettare incarichi in sedi lontane fino a 150 km dal luogo di residenza e per un monte ore che potrebbe limitarsi alle 3 settimanali, pena la perdita immediata dell’indennità di disoccupazione!
  7. L’accordo non considera la condizione del personale ATA.
  8. L’illusione di una indennità di “semi-disoccupazione” viene sbandierata ingiustificatamente omettendo di specificare che:

  • L’utilizzazione degli insegnanti ne svilisce il ruolo limitandolo a quello di tappa buchi per la valanga di ore in cui le classi, proprio a seguito dei tagli applicati, non avranno a disposizione i docenti previsti dal piano di studio;

La questione scuola è urgente e improcrastinabile.

Non si può di anno in anno trovare escamotage che tappino le bocche via via a insegnanti precari o personale a vario titolo precario. La formazione dei nostri ragazzi, prima ancora che qualsiasi altro diritto, compreso quello dei lavoratori umiliati da questa manovra, deve essere una priorità. Non si può accettare che uno stato civile attacchi indiscriminatamente l’istruzione mascherando con palliativi come questo un preciso ed evidente intento di scardinamento della scuola pubblica a favore di quella privata e di cittadini ignoranti e dunque più facilmente controllabili.

Il Coordinamento dei docenti precari di Sassari nello stigmatizzare l’assenso al provvedimento varato dal CdM da parte di alcune oo.ss., auspica che le stesse si pongano sempre al fianco dei lavoratori che difendono la scuola pubblica di qualità.

Sassari 10 settembre 2009

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